La semplicità è centrale.
Qualsiasi sistema moderno, per quanto ben concepito, ha efficacia nulla se le sue azioni o reazioni non possono essere rese note al mondo esterno o se non si consentono azioni a distanza di primo intervento.
A questo provvedono gli elementi di trasmissione e comunicazione.
Un tempo, nell’arcaico concetto di sistema d’allarme si intendeva destinata a questo scopo la sola sirena esterna: il segnale acustico faceva presupporre che ci fosse qualcosa di anomalo all’interno. La sirena esterna è un deterrente locale, in alcune situazioni necessario e in altre superfluo, mentre la comunicazione oggi si affida ad elementi che trasmettono, in differenti modalità e protocolli, su rete telefonica fissa, su rete cellulare, su rete dati Ethernet (Internet/Intranet/VPN), su ponte radio.
Le segnalazioni vengono inviate tempestivamente e in modo selettivo per evento e per destinatario.
In altre parole si pretende da sistemi moderni che la comunicazione ad esempio di un medesimo evento furto, dettagliata, raggiunga un istituto di vigilanza con protocollo specifico, numeri di rete fissa in modalità vocale e telefonini in vocale e SMS. Non ha senso, ad esempio, che una comunicazione di allagamento arrivi alla vigilanza ma invece è opportuno che venga inviata solo all’utente via telefono o telefonino.
Comunicazioni cioè mirate, tempestive, selettive e su vettori multipli.